lunedì 21 ottobre 2013

Psichedelia underground

La Rubrica psichedelica di Patate&Cipolle, numero #2.

Sottofondo consigliato: Heavenly Father 

Voi come affrontate il vostro cammino personale? Io con un bicchiere in mano, senz'altro. Ho provato anche con uno psicologo, che poi ho mollato per una psicologa. Ma soprattutto, ogni sera che sono bendisposta, trovo un maestro a caso da cui imparare qualcosa. Magari non ho ancora risolto il problema dell'attaccamento, non mi sono certo elevata ad un altro grado di consapevolezza, né ho capito se voglio essere un ascetico cipresso o snodarmi tra le tentazioni della vita come un fico... ma intanto ho quasi imparato come si coltivano i funghi. Qualcuno potrebbe obiettare che i funghi non si coltivano, che vanno raccolti nel bosco e consumati solo freschi, ma se uno abita a Bologna anziché nella Sierra Madre avrà pur diritto a fare i suoi viaggi. No? Perciò, nel caso sceglieste i funghi come mezzo di trasporto, vi riporto informazioni di prima mano per cominciarne la coltivazione: 

FASE 1 - LA RACCOLTA DELLE SPORE

1-Prendete un vasetto di vetro da 200-300 ml munito di tappo (un barattolo Quattro Stagioni per intenderci!)
 2-Ovviamente, preparare e sterilizzare il vaso prima di usarlo. Così: dopo aver forato il coperchio del vaso e spalmato del silicone all'interno del foro, mettetelo in una pentola a pressione, con l'acqua che gli arriva a metà, e coperto da uno straccio.
3-Procuratevi un simpatico fungo non troppo vecchio, cioè con la cappella ancora piatta, prima che cominci ad invertirsi (sacro Graal in slang).

4-Utilizzando delle forbici sterilizzate, tagliate vicino alla cappella togliendo il gambo. 
5-Raccogliete la cappella con uno stuzzicadenti sterilizzato (di quelli imbustati singolarmente) e disponetela nel vaso assicurandovi che cada nel verso giusto. 

6- Chiudete il buco all'esterno con del nastro isolante e lasciatela lì per 48 ore. Noterete allora che sul fondo si è formata la vostra magica impronta sporale. A quel punto rimuovete la cappella.
7- Aggiungete acqua demineralizzata (100-200 ml). Ogni tanto scuotete un pò il vaso con acqua e spore, evitando che il liquido tocchi il tappo. 
8-Togliete lo scotch e infilate la siringa per raccogliere le spore. NB: utilizzate un ago 18 g (ripeto 18g, se no potete starci anche una vita che tanto le spore non ci entrano). 
9- Aspirate l'acqua con le spore, tamponate con cotone imbevuto d'alcool all'esterno del foro e richiudete col nastro isolante. 
10-Ora le spore andrebbero messe nel substrato ma qui, cari lettori, si apre un altro mondo. Se davvero siete interessati in rete trovate milioni di manuali, da quello di McKenna ai più recenti, che spesso parlano di funghi da supermercato ma non intendono davvero i funghi da supermercato, ok?


Non fraintendetemi. Questa è solo una delle tante strade per coltivare autonomamente le proprie passioni, fuori dal narcotraffico criminale o legalizzato. Ma il cammino è vostro e quindi dovete proseguire da soli!

L'importante è ricordarsi ogni giorno di coltivare sé stessi con altrettanta cura, anche se costa fatica. Quindi forza, alimentate la vostra visione... e chissà che il mondo non diventi sempre più a sua immagine.





Nessun commento:

Posta un commento