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mercoledì 11 dicembre 2013

On The Road, On The Move

11 DICEMBRE

Oggi è uno di quei giorni in cui rosico di non essere a Bologna. Stasera in Bolognina, precisamente nello spazio Corte3, On The Move presenta un progetto supercool e lo fa a suon di musica e degustazioni enogastrosoul.

Come direbbe Dexter, tonight is the night:
THE LONG ROAD TO THE HALL OF FAME

Il film, diretto da Reda Zine e prodotto da Undervilla, è un documentario che racconta la storia di Tony King alias Malik Farrakhan, attivista afroamericano e responsabile della sicurezza dei Public Enemy, nonché campione di football entrato nella prestigiosa Pro Football hall of fame. 

La sua affascinante biografia, da campione di football americano a stella del cinema Blaxploitation, fino alla conversione religiosa al Nation of Islam, ci offre una via privilegiata per ripercorrere la storia dei diritti civili e la lotta per l'emancipazione delle popolazioni afroamericane negli Stati Uniti d'America degli ultimi cinquanta anni (e ovviamente anche quella del Rap!)

Forse suona strano, ma quando ero bambina (ai tempi di Tele+) guardavo spessissimo le partite dei Buffalo Bills perché quel pazzo di mio padre ne era un grande tifoso. Chi l'avrebbe detto che mi sarei ritrovata a scrivere di Tony King...



Il film di Reda è anche un progetto di crowdfunding. Per far nascere cose belle e disinteressate c'è bisogno dell'aiuto di tutti -ognuno supporti come può!

E a proposito di cose belle e indipendenti... Il laboratorio di Corte3 ospita anche esposizioni temporanee di artisti emergenti e underground. Per l'occasione abbiamo invitato Enoz (e lui ha accettato, dandomi del lei, grazie Enoz!!!). Diplomato all'Accademia di Belle arti, Enoz è un giovane talento che si destreggia tra la calligrafia e la grafica digitale. La dritta l'ho avuta da una cara amica (grazie Paola!) ed è stata proprio una bella scoperta. Stasera potete godervi anche i suoi lavori.


























Insomma io sono in Belgio e quindi mi attacco, ma se voi siete in zona non perdetevi quest'evento!  19.30 via Bolognese 22/3/a (a un passo dall'XM24).
E poi fatemi sapere com'è andata :-)

Claire
ON THE MOVE FAMILY



(Charlie and Tony King sticker designed by Deemo)

martedì 13 novembre 2012

Romashitty

...Se ssei de Roma o cce vivi, puoi skippare che tanto San Lorenzo già 'o conosci!


Per tutti gli altri, questo è un estemporaneo "Romashitty" offerto dal team editoriale di Boloshitty, che come saprete comprende me, me e me. Insomma è un week end a zonzo per Roma, che qui per farla sporca si riduce al quartiere universitario di S. Lorenzo -un pò perché è pieno di muri dipinti, un pò perché ci abitano le mie amiche e quindi è sempre la zona che frequento di più. 



Preferivate che vi parlassi della mostra di Guttuso al Vittoriano? E allora.








Riguardando le foto, mi è venuta una spinta curatoriale, perciò ho deciso di seguire il fil rouge del volto, nella selezione che vi propongo.

Ora... non vi attacco un pippone sulla metafisica del "volto dell'altro" in Levinas per sedare la nostalgia di Via Zamboni 38, però insomma: lasciate che questi visi vi si rivelino (yo).



Il primo viso è ottenuto graffiando via il colore bianco dalla vetrina. Firmato Borondo, come il poster sotto. 
Del giovine Borondo c'è anche un'esposizione nella galleria 999, che mercanteggia solo street art e di altissimo livello. Se non si vende, che Arte è?!
(Sapete come la penso, e infatti loro stanno in una galleria superfiga, e io a scrivere su un blog di tuberi, che-mi-va-già-grassa-se-mia-madre-mio-cugino-e-gli-amici-dai-tempi-del-liceo-trovano-il-tempo-di-leggere-così-Chiara-è-contenta).

Ergo, non imitatemi. E fate un salto a vedere i graffi di Borondo.








P.S. Grazie a Vale1 aka Sma per avermi fatto da guida, reggendo pure l'ombrello e una rete di patate (che poi abbiamo cucinato con le cipolle, ovvio!) 











mercoledì 11 luglio 2012

L'aria condizionata è ideologica

Condizionata: condizionante! Sarà un caso poi se il nome fa pensare alla libertà condizionata? (Che è sempre meglio del carcere perchè almeno puoi fare l'amore e il cesso è quello di casa, ma di sicuro non è una bella vita). 

Domenica, dopo essere tenacemente sopravvissuta a 5 ore di viaggio della speranza a finestrini aperti e al popolo della notte rosa di Riccione (sì. Gli alieni esistono e sono tra noi: girano a petto nudo con in testa cappellini di paglia rosa) Dicevo... dopo quest'esperienza ero ancora viva, e ho raggiunto le mie amiche, missione: cenetta giappo.  E` stato lì che l'ho trovata: aria condizionata da entrambi i lati della sala -il nostro tavolo al centro del vortice. Svarioni... e ciao sushi.



Mi sa proprio di capitalista, consumista l'aria condizionata: ti tengono fresco così puoi lavorare di più, così compri di più nei negozi. Non importa lo spreco di energia purché si produca e niente si fermi... (invece no! Col caldo bisognerebbe fare la siesta una decina di volte al giorno). Ci sentiamo legittimati ad abusarne... in auto, in casa, in ufficio... potessimo, climatizzeremmo l'intero pianeta (ah vero, lo stiamo già facendo). E` la spietata metafora della nostra società sempre più artificiale, tessuta insieme da bisogni artificiali, e senza vie di mezzo.

L'aria condizionata divide il mondo in due squadre: quelli che assolutamente la vogliono e sembrano non poter vivere senza, e quelli che assolutamente la soffrono e vanno in giro col foulard in borsa anche quando fanno 40 gradi perché tanto lo sanno, lo sanno che prima o si ritroveranno sbalzati ai 20 gradi di marzo! Noi odiamo voi, voi odiate noi, non c'è via di scampo. 

Cosa può proporre un blog underground e inattuale? Torniamo nelle grotte!!!! Al fresco delle caverne ci tornerebbero l'ispirazione e la sanità mentale?
E a proposito di ispirazione, pareti di roccia e graffiti... lo sapete che a Bologna c'è Frontier?
Il mio proposito era di documentarlo passo passo, ma fa troppo caldo per farsi la città in lungo e in largo, quindi sono rimasta un pò indietro. Comunque ci hanno già pensato loro a fare un reportage serrato. Chi è il vostro preferito sulla carta? Ad agosto vedremo chi è stato il migliore su muro... magari tento un sondaggio su facebook. Lode ai nostri writers e street artists che hanno lavorato senz'aria condizionata!

[p.s. foto 1 e 2 di Lolle e Fabrr, ennesimo furto!]

martedì 3 luglio 2012

Bianconiglio

Tic 
Tac 

Tic

Tac

Tic                   [memento mori, caro il mio blog]


Tac



E` tardi!!! E` tardi!!!

-Non c'è più tempo!!!
-Sei in ritardo!
                     -Non ora, fra un pò

-Aspettatemiii
-Giugno è volato
-Ancora niente post, mannaggia a me
-Continuo a rimandare
-Devo far aggiustare quel c**** di motorino
             -Andare a riprendere il tavolino
-Ma quando?

-Oggi no,                   che  vado troppo di fretta
-Su e giù
 qua e là
-STAMATTINA NEMMENO HO SENTITO LA SVEGLIA
                  -o meglio l'ho sentita ma l'ho rimandata
                             -non ci volevo credere che era già ora
-e si è fatto tardi......  CORREEEREEEEEEE

 Non ci pensare... follow the white rabbit-follow the white rabbit-follow the white rabbit

-"Decapitatelaaaaa" urla la regina


martedì 7 febbraio 2012

BOLOSHITTY

Ma non ha proprio nulla da fare, starete pensando. Invece lavoro 8-9 ore al giorno, giuro! Solo che ho la fortuna-sfortuna di lavorare al pc (anzi al mac, ma che cambia poi? Sempre di operai sfruttati in Cina si tratta).
Insomma il post è per comunicarvi che, nonostante io sia la donna più antitecnologia che conoscete, ora ho aperto un tumblr che vorrebbe essere anche un umilissimo progetto di crowdsourcing terra terra.

Si chiama Boloshitty:


Non si tratta di un'idea originale. Ho volutamente ripreso, anche nel nome, questo sito:



Il concept è semplice: raccogliere immagini, ed eventualmenti commenti, di quello che si incontra per le strade di Bologna. Cosa di preciso? Niente di preciso, tutto quello che notate. Se ha attratto voi, magari attrae anche noi (e visto che si parla di shitty, può essere qualcosa di "stimolante" in tutti i sensi -compresi i peggiori). Cliccando su add your shitty pic dovreste riuscire a postare il vostro contributo. Se servirà lo terrò in vita da sola per un pò, ma la mia speranza è che questo tumblr lo gestiamo tutt* insieme. Io non ho nemmeno uno smartphone, ma molti di voi sì: basta un clic mentre siete di passaggio e caricate al volo. L'unica limitazione è l'area geografica: Bologna. Piuttosto qualcuno può aprirlo per un'altra città. In fondo è un contributo (che non si prende sul serio) alle informazioni turistiche. Può essere aggiornato solo da chi vive o passa per Bologna, ma magari seguito con interesse da Bruxelles, Jakarta, Guadalajara... (fly down!!!), insomma da chiunque si chiede 'come sarà Bologna in tha streetz?'.

Questo è Boloshitty. Per supportarlo basta cliccare SEGUI

Add your shitty pic!   

venerdì 9 dicembre 2011

Chi ce l'ha la chiave?

Un lucchetto. E allora?
 E' un lucchetto che mi ossessiona. Difficilmente chi abita a Bologna sarà riuscito a non notarli...sono proprio tanti e sono dappertutto. 
Cosa aprono? Cosa chiudono? 
Qual è la chiave di lettura?
Non chiedetelo a me, non conosco neppure il suo nome. Non me ne vorrà se qui me lo invento: 
Angela Custode
[ 'Custode' per ovvi motivi, 'angelo custode' perché è con te ovunque vai, 'Angela' perché sono un pò femminista - se poi è un uomo si troverà in ottima compagnia con Ericailcane].










Come dicevo non so nulla di Angela Custode. Ma ogni mattina vado a lavoro e lo incontro, all'aperitivo lo ritrovo, spunta sotto casa dei miei amici e così via per via. Si sa che la ripetizione del marchio funziona. Specie se ogni volta il marchio è diverso ma perfettamente riconoscibile. Le variazioni risvegliano i nostri neuroni. E poi se un simbolo nudo e crudo ti si mette davanti agli occhi tante volte, quasi sicuramente innesca in te una serie di interpretazioni, ipotesi di significato, domande. Ok, sicuramente Angela Custode non è Shepard Fairey, ma vi dice qualcosa? 
A cosa associate il lucchetto? Alle promesse d'amore che le coppiette appendono sui ponti in tutto il mondo? Alle maxi catene da bici, che a Bolo hanno vita così breve? Chiude un tesoro nascosto o blinda la città? 
Denuncia la repressione che serra Bologna a colpi di ordinanze o invece ricorda al viandante che se trovi la chiave ti si apre un paradiso?



O forse invece non vuole comunicare nulla. Solo "darsi a vedere", mostrarsi a chiunque, ripetutamente, in più declinazioni e in più contesti. Ceci n'est pas un cadenas: il lucchetto è una rappresentazione, ma magari di quelle che non rappresentano. Un simbolo vuoto che si espone e si riespone. Lo riempia chi vuole secondo il suo umore.


[Ringrazio iProce per la collaborazione e la sopportazione]