Visualizzazione post con etichetta Bologna. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Bologna. Mostra tutti i post

sabato 12 marzo 2016

In una notte Blu

Mentre in città tutti erano intenti a filosofeggiare sulla Street Art e gli strappi dei muri...

Il nuovo pezzo su Bolognina Basement vi racconta in tempo reale la cancellazione delle opere di Blu a Bologna, e ci fa i conti.

Contro logiche estrinseche di salvaguardia – recupero – riqualifica – speculazione – promozione – quotazione- vendita, Blu fa piazza pulita e ci costringe a riflettere sul senso di un’opera che si radica nel tessuto urbano, nelle sue dinamiche e aporie, maturando come una risposta endogena.



Se vi interessa, di Blu ho già scritto in altre occasioni:




sabato 13 giugno 2015

FIX - aggiustiamo il Guasto!

Questi bellissimi manifesti serigrafati su cartone sono per dirvi che all'Accademia di Belle Arti di Bologna è nato un progetto di workshop + allestimento delle aule di via del Guasto (dalle serrande esterne fino al cortile interno, e non è finita qui!).


L'intento era quello di rivitalizzare una sede staccata finora eccessivamente trascurata, attraverso una strategia di intervento sostenibile e partecipata. Studenti e prof hanno fatto nottata per terminare i lavori, e ora possiamo dare una sbirciata:


Dalle proposte del workshop è stato selezionato e realizzato Cardboard Cave, allestimento che rielabora la suggestione estetico-percettiva dei giunti colonnari: un'architettura naturale dalla geometria imperfetta e dinamica... come il pensiero creativo. Attraverso la disposizione ritmica dei moduli (parallelepipedi di cartone) prende forma una 'grotta della mente' che accoglie il gioco dialettico di pieni e vuoti, invasioni e profondità.
La trasfigurazione è appena iniziata!

Una foto pubblicata da Patate&Cipolle (@patate_cipolle) in data:



P.S. La sottoscritta ha avuto il piacerissimo di dare il nome al progetto - grazie Paola!

martedì 4 novembre 2014

Kintsugi per tutti!

Sta per uscire il progetto di due carissimissimi amici musicisti!
lettering by Delli KMaiuscola
Ho avuto il piacere di ascoltare in anteprima qualche produzione e di conoscere 
da vicino molti degli artisti che hanno collaborato a questo primo album ufficiale.
Ecco perché volevo assolutamente scriverne. Ecco perché quasi non riesco a scriverne.
(C'e' troppo cuore!)
Cuore kintsugi by Cligno
A proposito di cuore 
dietro il concept del disco c'è un gran messaggio che vorrei condividere con tutti voi.


Nella vita a volte cadiamo a pezzi come tazzine di ceramica, e ci sentiamo da buttare via. 
Come ritrovarsi? Ve lo insegna la filosofia kintsugi. 

Far pace con le proprie imperfezioni, riscoprendone la bellezza. Accettare la fragilita' come un bene prezioso di cui prendersi cura. Esibire con fierezza le ferite e le sconfitte, perche' il nostro passato ci ha reso quelli che siamo: traiettorie irripetibili di voli e cadute. 

Riparare alla kintsugi e' insieme un trasformare e un tenere traccia.

Difficile saldare tutte le nostre spinte in una persona sola, difficile riconoscersi dopo una rottura, difficile non perdersi qualche pezzo per strada... Alcuni di noi sono fatti per costruire e conservare, altri sono piu' inclini a distruggere e ricominciare: ma il kintsugi mette d'accordo un po' tutti perche' e' un ri-creare, partendo da cio' che e' andato distrutto.


Il filo d'oro e' l'ordine che diamo ai nostri disordini, e' la trama della nostra storia.  




In Masters of Kintsugi troverete nomi noti della scena hip hop italiana come Murubutu, di cui ho gia' scritto qui, 
 Claver Gold per cui ho scritto qui e quiBrain di cui ho scritto di qua e i maiuscolissimi Fulo e Delli. Ci sono anche le nuove leve di On The Move, il collettivo bolognese da cui è partito  tutto. C'è la Bologna che ho lasciato senza smettere un secondo di amare... ma soprattutto c'e' il talento di Davide ed Ema che hanno curato questo lavoro come fosse un artigianato di kintsugi. Manifattura musicale che si ribella al consumismo usa e getta? Marxismo in chiave zen? Chissa'! Ma non mi sorprenderei se il percorso estetico che li ha portati all'album fosse stato anche un cammino spirituale...

(Allora vecchi miei, ora che avete messo insieme pezzi d'oro, fateceli ascoltare!!)


Più Kintsugi per tutti ;-)
Claire

Ascolta il promo ufficiale mixato da DJ Lugi

martedì 15 luglio 2014

Io bevo da sola



Cari miei, per chi non lo sapesse quest'anno ho vissuto a Bruxelles - si fa per dire perché sono partita qua e là praticamente ogni weekend. 

Ma ora il destino mi riporta in Italia, precisamente a Firenze.

Già mi vedo a sorseggiare Chianti tra i cipressi, in un tannico remake di "Io ballo da sola"


Per restare in tema alcolico, il mio ritorno nei pressi di Bologna significa anche che potrò riprendere i brainstorming con i miei soci di BolognastreetartCon brainstorming intendo aperitivi hardcore al pratello. E ci sono già buone nuove, a cominciare dalla collabo con Use-It Bologna per spingere i migliori itinerari di arte urbana made in Bo e far innamorare i viaggiatori. 



Intanto, voi che forse ce l'avete, godetevi l'estate! Io mi godo gli ultimi giorni a Bruxelles, faccio un salto a Parigi e inizio il trasloco dal Belgio all'Italia passando da Berlino (Sigmund, lo so già che diresti a riguardo, ma ci bevo sopra!).
на здоровье

mercoledì 2 aprile 2014

La street art nella capitale del Fomento


Ciao affamati di underground, vi stuzzica un pò di arte urbana??



Gli ingredienti:
Due artisti che mi fanno impazzire in una città che non ha eguali.
(Roma, sei tanto faticosa ma non si può non amarti!)
Un altro articolo per la mia balotta (vada come vada, Bolo resta casa).

Gustatevelo, offre la casa!

lunedì 10 marzo 2014

Bolognina Basement



Carissime e carissimi, vi presento il nuovo sito della mia famiglia in Bolognina. Il nome già lo dice, Bolognina Basement ospiterà tante belle produzioni underground. Visto che al momento latito, do una mano come posso, cioè, come sempre, scrivendo. 
Il mio primo articolo  è su Bonom, uno street artist belga che potrebbe piacervi.. date una letta se vi va, e surfate un pò sul sito, così magari ci date qualche consiglio!

[BONOM | SUI TETTI DI BRUXELLES | GUIDA URBANA SU BOLOGNINA BASEMENT]

Bisou, Claire



[p.s. oggi è il compleanno della mia mamma, auguri mamma!!!]

mercoledì 11 dicembre 2013

On The Road, On The Move

11 DICEMBRE

Oggi è uno di quei giorni in cui rosico di non essere a Bologna. Stasera in Bolognina, precisamente nello spazio Corte3, On The Move presenta un progetto supercool e lo fa a suon di musica e degustazioni enogastrosoul.

Come direbbe Dexter, tonight is the night:
THE LONG ROAD TO THE HALL OF FAME

Il film, diretto da Reda Zine e prodotto da Undervilla, è un documentario che racconta la storia di Tony King alias Malik Farrakhan, attivista afroamericano e responsabile della sicurezza dei Public Enemy, nonché campione di football entrato nella prestigiosa Pro Football hall of fame. 

La sua affascinante biografia, da campione di football americano a stella del cinema Blaxploitation, fino alla conversione religiosa al Nation of Islam, ci offre una via privilegiata per ripercorrere la storia dei diritti civili e la lotta per l'emancipazione delle popolazioni afroamericane negli Stati Uniti d'America degli ultimi cinquanta anni (e ovviamente anche quella del Rap!)

Forse suona strano, ma quando ero bambina (ai tempi di Tele+) guardavo spessissimo le partite dei Buffalo Bills perché quel pazzo di mio padre ne era un grande tifoso. Chi l'avrebbe detto che mi sarei ritrovata a scrivere di Tony King...



Il film di Reda è anche un progetto di crowdfunding. Per far nascere cose belle e disinteressate c'è bisogno dell'aiuto di tutti -ognuno supporti come può!

E a proposito di cose belle e indipendenti... Il laboratorio di Corte3 ospita anche esposizioni temporanee di artisti emergenti e underground. Per l'occasione abbiamo invitato Enoz (e lui ha accettato, dandomi del lei, grazie Enoz!!!). Diplomato all'Accademia di Belle arti, Enoz è un giovane talento che si destreggia tra la calligrafia e la grafica digitale. La dritta l'ho avuta da una cara amica (grazie Paola!) ed è stata proprio una bella scoperta. Stasera potete godervi anche i suoi lavori.


























Insomma io sono in Belgio e quindi mi attacco, ma se voi siete in zona non perdetevi quest'evento!  19.30 via Bolognese 22/3/a (a un passo dall'XM24).
E poi fatemi sapere com'è andata :-)

Claire
ON THE MOVE FAMILY



(Charlie and Tony King sticker designed by Deemo)

sabato 30 novembre 2013

BOLO VS ROMA

Eccola è arrivata: la FEBBRE DEL SABATO SERA


Non ero minimamente preparata all'influenza, ma ne approfitto per tirare un bilancio di questo mesetto di permanenza a Roma, cosa che non avrei potuto fare se fossi stata in giro ad alcolizzarmi. Bologna e Roma secondo me se la battono, ma non voglio far esplodere una gara di pro e contro -col rischio di portare commenti e visualizzazioni al blog, non sia mai ;-) L'idea era solo di accostare le mie immagini mentali...

Cominciamo dal mezzo di trasporto per andare a lavoro:


Metro B dipinta 

Bici calligrafata 

                        
E veniamo alle espressioni tipiche:



Ora dell'aperitivo:


A Bologna 
(nella foto: piazza S. Francesco. 
Per chi non avesse ancora avuto il piacere di conoscerla, 
la signora a sinistra è Melania "la contessa")


A Roma 
(mi mancavano foto del Pigneto quindi ne ho presa in prestito
 una dal Caffè Necci che mi piace tanto! Qui trovate la sua storia)



Casa dolce casa:


Bologna, Via Saragozza:
 Il mio adorato monolocale con gli affreschi massonici 
(addio, è stato bello!)


Roma, San Lorenzo: 
camera della mia adorata amichetta,
 piena di quadri del mio adorato amichetto 
(grazie per avermi fatto squattare con tanto amore)



Il meteo:




ARTE in strada
L'etichetta 'Street art' in questo caso suonerebbe male. E non perché vada stretta ma perché è troppo larga, comprendendo talenti di vario livello (fino all'infimo). 
Non mi dite di no!

 Tanto a Roma quanto a Bolo... L'unico e solo. Blu e ancora Blu.



Roma (Ostiense)


Bologna (XM24, Bolognina)



Ho scelto Blu per chiudere in bellezza (dopotutto sono malata, fatemi riposare!) 
Ho scelto due Blu perché vi rimanesse l'imbarazzo della scelta. 
Ve l'ho detto, non era una gara.


Grazie Raf, grazie Proce, grazie Paracetamolo. 







giovedì 31 ottobre 2013

Perché la Trash è la musica dei morti

Sono consapevole degli insulti che mi beccherò con questo post scritto d'istinto, ma non posso più sopportare in silenzio. 
 E`arrivata la notte di Halloween e a Bologna, ma forse in tutta Italia, significa solo una cosa: serate trash ovunque.
Penso che l'egemonia della trash nello svago serale mainstream sia ormai chiara a tutti. Quello che a me non è chiaro è il perché la cosa non dia fastidio a nessuno. Anzi, il trash party viene spesso considerato l'evento a cui tutti possono partecipare almeno una volta, perché un pò "per tutti i gusti" ti dicono, perché "dai ci si diverte" senza prendersi sul serio, perché si abborda facile, perché nessuno ti giudica e puoi concederti i look più imbarazzanti, perché non si richiede competenza musicale né tantomeno di saper ballare, basta solo essere ubriachi e avere tanti bei ricordi.
E sì lo so che c'è trash e trash, ma è proprio questo grande calderone che mi spaventa.
Dovete sapere che ogni volta che qualcuno nomina le serate trash, da qualche parte c'è una Claire che muore dentro. Nel senso che questo tipo di serata, ritenuta così gioiosa e spensierata, a me fa davvero pensare alla morte. Mi intristisce, mi deprime e mi nausea. Oltre a farmi sentire sola nell'universo, perché tutti gli altri esseri umani vicino a me sembrano apprezzarla. Perciò dopo anni di disagio, mi sono detta che le opzioni sono due: o io provengo da una razza aliena oppure nel DNA trash c'è qualcosa che non va... e il suo riprodursi esponenziale significa qualcosa. Posso provare a codificarlo senza che mi impalate? Quello che vedo al mio microscopio è un desiderio di passato, un bisogno di regressione, uno sfogo dell'inconscio, un istinto a mitizzare, un rito scaramantico, una tendenza conservatrice, un desiderio di evasione, un'illusione collettiva....

Conoscete l'etimologia della parola NOSTALGIA? Viene dal greco: "dolore del ritorno". La nostalgia descrive uno stato psicologico di dolore o rimpianto per un passato che si vorrebbe rivivere. Niente da ridere, dunque, nei vostri nostalgici revival!
State pensando che se me la vivo male è perché non ho un rapporto del tutto risolto con la mia infanzia o la mia adolescenza? Ve lo concedo! Ma non mi sembra questo il punto. Il punto è che la trash ci fa tornare tutti indietro, invece di andare avanti. E più serate trash ci sono, meno restano le alternative.

Dov'è finita la musica sperimentale? E la musica militante? La musica del futuro dov'è?

Perché il sabato sera dovrei ascoltare musica che mi parla di ieri e mai musica che mi parla di domani? Cos'è, il lunedì fa troppa paura? Allora troviamo il coraggio di affrontarlo, partendo dalla musica. Basta nostalgia e fanculo gli anni '80.
Me la pianto per oggi. Dopotutto per festeggiare i morti la trash è l'ideale. Ma la prossima volta che decidete di boicottare una serata trash, sapete chi chiamare.
Peace&Hardcore
Claire
[Grazie Sean, evidentemente tra un bicchiere e l'altro non è solo l'inglese che mi hai insegnato ;-) Non vedo l'ora di affrontare un altro topic! ]

martedì 8 ottobre 2013

La Tour Paris 13

\\\ ATTENZIONE!
Quello che non vi hanno ancora detto su La Tour Paris 13 è che sarebbe davvero il caso di arrivare prima dell'orario d'apertura (suggerisco per le 10.30-11) senza dimenticare di portare viveri e acqua, perché probabilmente nel week-end resterete in coda fino a pranzo. Motivo per cui vi conviene andarci in compagnia (così avrete qualcuno con cui sfogarvi o darvi il cambio per andare in bagno). Ve lo raccomanda una che non ha fatto niente di tutto ciò e per questo è rimasta più di 4 ore in piedi senza bere e senza pisciare (con la sola compagnia di Mos Def nelle cuffie). //

Come dice il nome, 
La Tour si trova a Paris 13...
Il 13esimo arrondissement fa pensare un pò a Berlino, perché è pieno di nuove costruzioni ed è un mix di generi e atmosfere, da chinatown agli squats, dai cafés sulla Senna ai grattacieli. Io ci andavo per il corso di teatro, per frugare tra le chinoiseries... ma soprattutto a bere vino negli squats o lungo la Butte-aux-cailles. A proposito, vi dice niente questa via? Dà il nome a una battaglia della Comune di Parigi, e infatti alla Commune è intitolata la piazza che vi si incontra. Un luogo di culto della rivoluzione! Va bè, l'ho fatta un pò lunga per farvi "annusare" che La Tour sorge nel posto giusto.
E adesso entriamo...
9 cazzo di piani!!! E ogni piano ha più stanze, dipinte da cima a fondo da artisti di tutto il mondo. La Tour è una vera esposizione "street": gratuita, senza guardiani all'interno che ti seguono come stalker o che si impolverano sulle loro seggioline. Niente laser, niente vetri di protezione, niente cordini, niente di niente: ti potevi spalmare sui muri se volevi.


Un incredibile inventario di stili, tecniche e codici figurativi fa di questo bâtiment un'enciclopedia della street art. Dallo spray ai gessetti, dall'incisione del legno alla lavorazione della carta, dall'illustrazione alla calligrafia, dagli stencil ai poster, dal writing alle installazioni. Affreschi, vetrate e studi della luce mi hanno fatto pensare che l'arte è eterna anche se cambia forma, o nome.

Il Piano  -così LeGrandJeu ha chiamato l'étage italien- l'ho trovato il più elegante. Nonostante le reazionarie politiche nostrane, la street art Made in Italy continua a fare la sua porca figura. Lo stesso vale per il writing, rappresentato da un maestro come Dado (che da bolognese adottiva non posso non sbandierare).

Morale della favola
Non si può più negare che la street art sia l'arte popolare del nostro tempo. Un'affluenza così vasta e variegata di pubblico parla da sola, o meglio dimostra che la street art è in grado di parlare a tutti. Certo, è la street ad essere così democratica, non il writing. E direi che è cosa buona e giusta! Il writing si vuole come un movimento autoriferito, con i suoi codici e le sue regole di iniziazione ed evoluzione. Nessuno vi aiuterà a riconoscere le lettere, potete starne certi! Non è un caso se i tag lasciati in giro non se li filava nessuno... invece guardate qua che Supe! ---->
  



Il mio weekend underground è proseguito tra l'11esimo e il 20esimo (se non li vedete entrambi, non avete visto Parigi). Ho fatto anche una puntata nella banlieue di Saint Denis per assistere a delle perfomances poco entusiasmanti (ma c'era il vino a un euro, mi hanno ricomprata così!). Purtroppo non ho foto di Saint Denis by night perché la faccia del mio amico diceva "ti prego fammi evitare problemi" e così ho lasciato la macchina in borsa. A proposito di inconvenienti dans la rue, la notte successiva io e le mie amiche l'abbiamo finita in un commissariato di polizia. Ma questa ve la racconto alla prossima puntata!

[Judit, questo post è dedicato a te. Grazie amica mia!]

mercoledì 24 luglio 2013

Creazina



Sono in uno di quei momenti della vita che non sai come, il tuo corpo fa le cose da sé: tipo si alcolizza, va in giro, vede gente, lavora, scrive, bestemmia, prende treni... Insomma fa tutto il suo dovere anche senza di te. E tu sei un pò perplesso perché dici 'ma com'è possibile che il mio corpo vada avanti anche senza di me??'

Ebbene, il mio corpo ha anche iniziato a collaborare con una webzine veramente interessante: Creazina. Mi fa un pò sorridere perché è una rivista legata allo IED di Roma, mentre io vengo da Via Zamboni 38, ma Creazina mi ha accolto alla grande e già mi sento a casa.

Questo è il primo articolo. Si parla di Squadro, la stamperia d'arte/galleria più figa che c'è.
Anche i ragazzi di Squadro mi hanno accolto alla grande, tanto amore per loro!

Insomma ecco qua, il nostro corpo può fare tante di quelle cose in totale autonomia, come se niente fosse...

Uhm -.- forse adesso comincio a capire gli eventi di questi ultimi mesi, vabè. 

lunedì 4 marzo 2013

Brand new Blu!

C'ho lo scoop fresco frescoooo!
E non è assolutamente merito mio, sia chiaro. Chiara non si dà da fare ultimamente..
Invece Mr Frank non ha perso tempo e ci ha regalato questi scatti:
Avete riconosciuto l'artista? Spero di sì, altrimenti ho sbagliato pubblico di lettori;-) Come svela già il titolo (in un disperato tentativo di guadagnare views) è
N I E N T E P O P O D I M E N O C H E

Bluuuuu a.k.a uno dei più grandi artisti contemporanei a.k.a mi emoziono solo a nominarlo, figuriamoci a chiedergli il permesso di fotograrlo! Per fortuna c'ha pensato il buon Frank..

Ora vi starete chiedendo:
Dove sta lavorando Blu? Non ve lo dico!
A cosa sta lavorando Blu? Non lo so, è ancora in progress
Ma soprattutto... chi diavolo è Frank??? Un paparazzo della street art? Un informatore segreto di Patate & Cipolle? Uno stalker intercontinentale di Blu, giunto a Bolo dalla Boca?

Non diffonderò la sua identità per proteggerlo (così magari mi fa altre foto, daje Frank!)
Vi basti sapere.. che c'è del Frank in ognuno di noi. Siamo tutti un pò Frank quando ci troviamo davanti all'immensità (letterale e metaforica) dei lavori di Blu: facciamo qualche passo indietro, ancora qualche passo indietro.. e scattiamo.

martedì 6 novembre 2012

Fashion pulci

Non è un post, è stalking in Montagnola. 
Ho interrotto con la pioggia, ma conto di ricominciare il prossimo week end. Denunciatemi pure. Che colpa ne ho se il bello mi attrae come il neon fa con i moscerini sprovveduti?

Cominciamo con Lei... avvistata alla bancarella delle stoffe, credo fosse lì per lavoro -ipotizzerei " stylist milanese". Ho anche origliato che il collier in metallo che porta al collo se l'è disegnato da sola. Se la tirava un pò. Altro non so.

In Montagnola da qualche settimana è arrivata una bancarella di conchiglie senegalesi, una meraviglia di bianco perlato e puzza di pesce fuori stagione. Quanto amo i mercati. E nonostante odi abbastanza gli umani, quattro chiacchiere le faccio sempre volentieri nei posti così. Forse più con chi parla a stento l'italiano che con chi parla bolognese, ma va bè, siamo tutti sulla stessa barca! ( A pescare bellissime conchiglie?)

E a proposito di barche, guardate qua: questa sì che è da mercatino! L'ho avvistata due giorni fa, ormeggiata al porto di S. Benedetto. Il massimo per un'amante degli ex voto  come me.
Il senso di questo post 
non lo cercare, perché non c'è.
 (A volte si va meglio a naso:
la puzza di pesce ti porta al mare blu)







venerdì 5 ottobre 2012

Doccia sui muri

Mentre nel resto d'Italia il 4 ottobre è S. Francesco, a Bologna è S. Petronio e quindi niente scuola né lavoro.
  Così, visto che dormire ormai mi pare brutto, sono stata a fare un giro a Dozza. Mia madre: "Dov'è che sei? A Doccia?". Eppure il suo orecchio non aveva tutti i torti: questo borgo medievale si è chiamato anche così, per via della scarsità d'acqua dovuta alla posizione isolata (anche oggi ci metti un'ora e mezza di mezzi pubblici con cambio, per raggiungerlo da Bolo).


E a Dozza, dove l'acqua scarseggiava ma di vino ce n'era a volontà, nel 1960 hanno cominciato a dipingere sui muri. E non hanno più smesso. Ogni due anni si tiene infatti la biennale del muro dipinto che ha reso questo paesino un museo a cielo aperto. Dico museo perché certe opere (ahimé) ti danno proprio l'idea di essere banalmente dei "quadri" riprodotti su muro, anziché pensati per il loro supporto. Ma ci sono anche vere e proprie espressioni di muralismo contemporaneo. Non a caso nelle ultime edizioni sono arrivati Cuoghi Corsello, Joys, Karin Andersen etc etc.


Naturalmente, da bravi viaggiatori, non ci siamo fermati al tour dei muri ma ci siamo concessi un bicchiere con partita a carte in osteria, accanto agli immancabili ultrasettantenni del posto. "Come siamo vecchi Dà!" dico al mio ragazzo, e lui "Sì ma di quei vecchi che ho stimato per una vita!".
[La partita l'ho vinta io comunque]






Joys a Toscanella

P.S. Alla piccola osteria del borgo una specialità sono le patate fritte (tagliate grosse, veramente old school). Patate&Cipolle non poteva non apprezzare!