The DOEL after tomorrow | Street Art in Belgio
Un’altra guida urbana della vostra Claire!
Ma questa volta mi servirebbe una voce narrante del calibro di Carlo Lucarelli, perché il posto in cui sto per guidarvi ha un fascino inquietante e una storia quantomeno singolare [taglio di luci, parte la musichetta].
Ne avrete già letto in rete, Doel [leggi dul] è un paese quasi del tutto abbandonato (sono rimasti 26 abitanti) stretto fra il secondo Porto più grande d’Europa e una centrale nucleare. Insomma l’area circostante è un paesaggio apocalittico che sembra dire all’Universo “Ehi guardateci, siamo gli esseri umani e stiamo annientando il nostro pianeta!!!” e nei giorni di pioggia ribadire “Ci siamo quasi eh, la fine è imminente!”. La cittadina poi non è da meno. Credetemi, se tra i ruderi delle case vedeste spuntare lo gnomo armato di ascia non fareste una piega.
“Cerca casa da queste parti signor Gnomo Armatodiascia? E’ un ottimo investimento sa,perché ora è deserto e tutto da ristrutturare, ma se si sparge la vocetra i fan di The Walking Dead, è un attimo che parte la gentrificazione!”
In realtà quello che vediamo oggi è il triste risultato di un’evacuazione imposta, dovuta all’allargamento del Porto (“Ok gente, prima viene il business, poi gli esseri umani e in ultimo piante e animali. Annientiamo il pianetaaaaa!!!”)
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