venerdì 12 dicembre 2014

Il Blackout di Blu


photo: Patate&Cipolle

Non so quante volte sono passata e ripassata a guardare quei muri a Berlino, e ora non potrò farlo mai più. Da Blu al nero totale. Cos’ho tanto da sorridere allora?

La cancellazione di un’opera può essere un’opera d’arte ancora più grande. Non mi credete?

Qui non si tratta delle solite stronzate di un Comune che imbianca la Street Art o i Graffiti –senza neanche riuscirci e lasciando imbarazzanti aloni sui muri. Questi murali sono stati coperti da un collettivo (?) vicino a Blu, e con il suo consenso. E perché? Perché in quell’area verrà costruito un complesso residenziale che avrebbe goduto di una vista privilegiata sulle opere e di un prezzo pompato proprio a causa di questa speculazione.
Il colmo per un artista che da sempre lotta con gli occupanti e dipinge gratis gli squat per salvarli da demolizione o evacuazione.

photo: http://www.nerdcore.de/

Insomma ricoprire le opere è stato un gesto pieno di senso, una performance politica, estetica e concettuale: un bel dito medio alle agenzie immobiliari e una denuncia della gentrificazione che anche a Berlino pare inarrestabile.  Ora è tutto nero, l’arte è a lutto.
Quello di Blu sembra proprio un black-out: un atto che destabilizza, rompe una falla nel sistema. Si e' spenta un'opera che non poteva piu' comunicare.
Ma invece di disperarci o fare i nostalgici, abbiamo l’occasione di protestare insieme a lui. Il sacrificio è di tutti: ci priviamo di un’opera che amiamo, per lanciare un messaggio piu’ grande. Mi sembra il minimo se la posta in gioco è alta, mi sembra il minimo se vogliamo lottare. Le rivoluzioni non amano la nostalgia, non guardano indietro ma avanti… Possiamo permetterci di perdere questa e altre migliaia di opere d’arte, pur di prenderci il futuro.

Ecco perche' sorrido: è tornata l'arte militante!!


venerdì 5 dicembre 2014

Oggi Google mi ha chiesto di rimanere incinta

La notizia e' questa:

Secondo Google per me sarebbe giunto il momento di massimizzare le mie possibilità di rimanere incinta con un test di ovulazione digitale. 

Un annuncio pubblicitario appena comparso sullo schermo mi ha fatto sorgere un paio di riflessioni -e ora mi sfogo con voi! Abbiate pazienza, sono ancora al secondo giorno di ciclo, ma poi passa…
                        



  1. Nonostante possieda tutti i nostri dati, Google non sa proprio un cazzo della nostra vita. 
  2. (Forse conseguenza di questa incapacità d’interpretazione dei dati) il sistema preferisce plasmare la società (le persone) sui modelli di business, anziché il contrario. Come dire: facciamo entrare la vita con tutta la sua molteplicità di sfumature, con tutta la sua complessità di forme e dimensioni, con la sua infinita varietà di profumi.. dentro un gigantesco tritacarne per farne tanti identici hamburger. Non sarà un caso se oggi le hamburgherie vanno per la maggiore!
  3. Questo modello di marketing stereotipato, a cui dobbiamo corrispondere, vuole ad esempio che: se una voce del database è di sesso femminile, ha 28 anni di età e lavora, beh sarebbe ora che entrasse nel sottoinsieme  'consumatrici di abiti da sposa e libri di torte' o almeno in quello 'clienti di Chicco, Plasmon e Peg Perego'. Il femminismo ha ancora tante, troppe battaglie da fare.
  4. Quindi Google mi ha proposto a tutti gli effetti di rimanere incinta. Ma allora mi chiedo: non è che Google è il principe azzurro per caso? Quello di cui parlava la Disney? In effetti ha quest’aura di onnipotenza fallica..

 “Claire, io ti conosco come non ti conosce nessuno, 
e starò con te per sempre, da quando leggi le mail al mattino
 a quando ti addormenti su youtube la notte…
ti prego fai un bambino per me!” Google

Insomma, o il principe azzurro o solo un altro che vuole fotterti.

E non dico nemmeno che Google sia più stronzo di tutti gli altri con cui ho rischiato di fare bambini, dico solo che tanto con l’uno quanto con gli altri continuerò ad usare le mie precauzioni! Occhio anche voi ;-)



martedì 25 novembre 2014

Patate Anniversary

Oggi fanno tre anni che scrivo su Patate&Cipolle. 

Sono proprio contenta, perche' mi piace questo numero e tutta la filosofia che lo anima.
Il blog non lo so, ma la sottoscritta nel frattempo ne ha fatta di strada! 
Basta tornare al compleanno di un anno fa
vivevo a Roma, stavo per trasferirmi a Bruxelles... e oggi abito Firenze. 
La residenza invece ce l'ho sempre in Via Saragozza 36, Bologna
(Ho chiesto all'anagrafe ma mi hanno detto di provare con la psicanalisi!)


Per festeggiare ho pensato di regalarvi la lista dei pezzi del blog che preferisco, cosi' se vi siete persi qualcosa potete recuperare solo il meglio. 
(Se mi sbaglio o ci sono altri articoli che vi piacciono, segnalatemeli nei commenti, grazie!)




A 3 anni si va gia' all'asilo, quindi anche a me tocca inventare qualcosa!
Se tutto va bene a Primavera ci saranno novita' per voi, cari lettori
(forse e' ora di diventare grande??)

Vi abbraccio e vi bacio, il vostro tempo e' il mio regalo!
Claire

martedì 4 novembre 2014

Kintsugi per tutti!

Sta per uscire il progetto di due carissimissimi amici musicisti!
lettering by Delli KMaiuscola
Ho avuto il piacere di ascoltare in anteprima qualche produzione e di conoscere 
da vicino molti degli artisti che hanno collaborato a questo primo album ufficiale.
Ecco perché volevo assolutamente scriverne. Ecco perché quasi non riesco a scriverne.
(C'e' troppo cuore!)
Cuore kintsugi by Cligno
A proposito di cuore 
dietro il concept del disco c'è un gran messaggio che vorrei condividere con tutti voi.


Nella vita a volte cadiamo a pezzi come tazzine di ceramica, e ci sentiamo da buttare via. 
Come ritrovarsi? Ve lo insegna la filosofia kintsugi. 

Far pace con le proprie imperfezioni, riscoprendone la bellezza. Accettare la fragilita' come un bene prezioso di cui prendersi cura. Esibire con fierezza le ferite e le sconfitte, perche' il nostro passato ci ha reso quelli che siamo: traiettorie irripetibili di voli e cadute. 

Riparare alla kintsugi e' insieme un trasformare e un tenere traccia.

Difficile saldare tutte le nostre spinte in una persona sola, difficile riconoscersi dopo una rottura, difficile non perdersi qualche pezzo per strada... Alcuni di noi sono fatti per costruire e conservare, altri sono piu' inclini a distruggere e ricominciare: ma il kintsugi mette d'accordo un po' tutti perche' e' un ri-creare, partendo da cio' che e' andato distrutto.


Il filo d'oro e' l'ordine che diamo ai nostri disordini, e' la trama della nostra storia.  




In Masters of Kintsugi troverete nomi noti della scena hip hop italiana come Murubutu, di cui ho gia' scritto qui, 
 Claver Gold per cui ho scritto qui e quiBrain di cui ho scritto di qua e i maiuscolissimi Fulo e Delli. Ci sono anche le nuove leve di On The Move, il collettivo bolognese da cui è partito  tutto. C'è la Bologna che ho lasciato senza smettere un secondo di amare... ma soprattutto c'e' il talento di Davide ed Ema che hanno curato questo lavoro come fosse un artigianato di kintsugi. Manifattura musicale che si ribella al consumismo usa e getta? Marxismo in chiave zen? Chissa'! Ma non mi sorprenderei se il percorso estetico che li ha portati all'album fosse stato anche un cammino spirituale...

(Allora vecchi miei, ora che avete messo insieme pezzi d'oro, fateceli ascoltare!!)


Più Kintsugi per tutti ;-)
Claire

Ascolta il promo ufficiale mixato da DJ Lugi

martedì 14 ottobre 2014

Hanninah

14 ottobre 1906 - 14 ottobre 2014



Non sarà  mica stato sempre facile svegliarsi la mattina ed essere Hannah Arendte scommetto che un sacco di uomini intorno a lei l'avrebbero preferita meno intelligente... Ma la nostra deve essersi detta 'sti cazzi, io continuo a pensare!'

Buon compleanno Annina, grazie per aver tenuto duro ;-)

venerdì 1 agosto 2014

Star quasi bene

Lo so, avevo promesso che non ne avrei fatte più di queste copertine... 
Ma il fatto è che prendersi per il culo è così terapeutico!!!
Voi prendetemi con la dovuta leggerezza, mi raccomando ;-)


Se vi siete persi le altre copertine, meglio così! 
Ma se proprio proprio... le trovate quiqui, qui e qui.

Statemi bene!
Claire