giovedì 16 febbraio 2012

Visioni di un verme intergalattico

n.1
n.2
"La nature est un temple" Baudelaire
 Ieri sono andata a trovare un verme intergalattico. Si chiama Worm e abita nel ghetto delle Erbe. Non ci potete andare senza preavviso perché non trovereste il campanello. La sua tana si nasconde dietro la porta della cantina. Quest’intervista dura il tempo di un bicchiere e della mia pausa pranzo (13.30-14.30, fuso orario di Roma, pianeta Terra).
   
n.3
n.4








W:- Vuoi un limoncello fatto in casa o un caffè?
Però il caffè è della Coop e non so da quanto tempo sta lì, io non lo bevo mai.
C: Il limoncello va benissimo. Allora Worm, tu per me eri quello che faceva i muri, i treni…come mai sei passato dai treni alle tele?
 -[Se la ride] Se fai i Graffiti fai i Graffiti. Un conto è se vuoi uscire a farti una murata con gli amici ogni tanto, ma io i Graffiti li intendo come una pratica a tempo pieno, una lunga gavetta…poi magari dopo 30 anni puoi decidere di fare due pezzi al mese e mandarli alle riviste…
-Devi potertelo permettere di farne pochi?
-Eh, Capito? Certo. A meno che non nasci che sei già un mostro, ma nessuno parte fenomeno, ci si lavora. Persino Seen che è Seen, ha iniziato negli anni '70. 40 anni nella scena l'hanno reso quello che è.
-Non si può imparare facendo i bozzetti a casa insomma, devi stare in strada anni e anni...
 -Certo, fare azioni notturne, illegali, improvvisare, scontrarti con gli imprevisti...
-E che pensi della street art invece?
wormism [n.5]
 - Va bè, non me ne interesso molto. Sono due cose diverse. Anche a livello estetico la street art mi attrae di meno. Mi sembra che ci sia molto più copia-copia generale. E` fatta soprattutto a tavolino, riprendendo un pò qui e un pò là, e alla fine si assomiglia tutto. Invece nel writing lo vedi subito se uno copia, c'è molta più diversità di stili, anche da paese a paese, molta più personalizzazione tra una tag e l'altra, tra un flop e l'altro. Si riconoscono nettamente le identità artistiche. E poi c'è la situazione, non la puoi prevedere...se sei ubriaco fai la tag storta.
-A tavolino, dici. Cioè, spesso nella street art manca la performance dal vivo con rischi annessi, perché gli stickers, gli stencils o i mosaici te li prepari prima a casa e li porti già fatti. Però c'è un progetto artistico, ci sono soluzioni estetiche e concetti interessanti in queste pratiche, non trovi?
-Sì, sì certo, non dico di no e non voglio screditare la street art. Ovvio artisti come Banksy, Obey, Os Gemeos sono potentissimi... Ma io ho la mentalità di chi è cresciuto nella cultura dei graffiti, quindi guardo da una certa prospettiva. E comunque anche nel writing ci sono diverse correnti di pensiero.
n.7
 -Chiaro. Allora le tele che fai ultimamente non le attaccheresti in giro. Sarebbero più da mostra? 
-Non so se sono pronto per una mostra... Questo è un altro modo per sfogare la mia psiche. Le tele le ho sempre fatte comunque. [vd n.5]
-In quelle vecchie ci riconosco di più lo stile di un graffitaro. Invece prendiamo le nuove... questa serie [vd. 3,4]...sembrano Mandala.
-Beh... sì. Sono partito dai mandala di sabbia tibetani.
-Quindi anche i tuoi si potrebbero definire, non so, dei viaggi iniziatici? Dei processi di autocoscienza...?
-Mmm sì. Sai, no, nei Mandala si procede dall'esterno per giungere a trovare il centro di sé stessi. Io quando disegno pratico una forma di meditazione, qualunque soggetto tratto, come quando sto a ballare. Ti distacchi dalla realtà e fai un viaggio individuale.
-Su facebook hai intitolato Vision l'album di foto dei tuoi lavori. Sono visioni in che senso?
 -[Se la ride] Sono visioni perché cercano di fare il resoconto delle visioni che ho quando assumo sostanze psichedeliche. Ma non sono mai uguali alle visioni. Per esempio rendere le distorsioni da LSD è possibile, ma visioni da DMT, mescalina sono veramente difficili da riprodurre, non visualizzi bene tutti i dettagli, i colori. Comunque sì, nei miei lavori cerco di riportare geometrie simili a quelle, visualizzare l'energia.
-Perciò riesci a disegnare proprio mentre stai "di fuori" o lo fai dopo?
-Noooo, dopo dopo...e a seconda delle sostanze, sono ispirato da motivi e figurazioni diversi. Non le scrive ste cose dai.
-Che sostanza è all'origine dei meccanismi, dell'aspetto cyborg?
-K.
-Quindi l'esperienza percettiva che si può avere con l'lsd si riesce a riportare meglio in immagine, rispetto alle allucinazioni con altre droghe?
-A mano sì, invece in digitale per esempio per il dmt guarda queste grafiche, e c'è un film: Enter the void. Con la grafica digitale ti puoi avvicinare di più a dare l'idea. Anche se non potrà mai corrispondere esattamente alla visione che si ha.
-Certo. E che materiali e strumenti usi?
-Come supporto, cartoni telati. Uso i pantoni per gli sfondi, e gli uniposca di due tipi di vernici: una a base acqua e una a base d'alcool, una lucida e una opaca.
-C'è un artista contemporaneo che ami in particolare? A cui ti sei ispirato?
- Certo, più di uno... ma sicuramente ti direi Alex Grey. Poi i libri mi hanno influenzato molto sui soggetti...l'anno scorso leggevo roba sulla kundalini e sull'induismo, quest'anno invece mi sono immerso nella psichedelia totale: Castaneda, McKenna.
 -I corsi all'accademia di belle arti ti hanno influenzato in qualche modo?
-La prof di disegno mi ha fatto trovare la mia valvola di sfogo, perché ci ha chiesto di staccarci dal figurativo, e là è stato panico: io non sapevo più che disegnare.
-Perché anche le lettere sono figurative...e ti sei ritrovato senza appigli.
-E lei mi ha consigliato di colorare e riempire con quegli "intrippi" che prima facevo sugli sfondi.
-Prima erano sfondo, elementi decorativi e ora sono diventati il tema, ci hai ricreato lo spazio.
- Ecco lo spazio...io disegno l'energia che c'è nello spazio...che altrimenti appare vuoto alla vista normale.
- E come è avvenuta l'evoluzione delle divinità biomeccaniche?
-Prima facevo quelle più colorate, sporche, piene. Poi ho cominciato a ripassare solo i bordi e a farle tutte in nero [manca esemplare], con l'uniposca fino, facendo il chiaroscuro col tratto. Ne ho fatte tantissime di quelle nere, finché non ho cominciato a sostituire degli "intrippi" ai semplici tratti e sono passato al blu e rosso.
-Direi che le hai rese più pulite, eleganti... sembrano delle incisioni. Sono più trascendenti insomma. 
-Sono dei santini: mi danno protezione, energia positiva.
-E tutti questi simboli che ritornano? Simboli esoterici?
-Li usava la massoneria, ma sono simboli universali che hanno sempre avuto significato per gli uomini. Jodorowsky li ha usati, ma non è mica un massone.
-Quindi tu te ne riappropri?
-Sono archetipi: sono già miei.
-Vedo altri simboli contemporanei... un mitra, una tanica, uno schermo..
-Mi ero fatto il viaggio sugli dei nel 2000. Questa col mitra rappresenta Parvati, uno degli avatar della divinità, nella posa e nelle vesti. Ma è anche Calì, divinità della distruzione. Nel 2000 ha il mitra invece della spada, come l'altro ha la benzina al posto dell'acqua, l'altro il megafono invece del tamburo. Lì, ho sostituito il computer all'oro. 
-E quell'ufo sulla testa?
-C'era nell'iconografia. Sì, potrebbe essere un disco volante...in fondo da dove ci sarà venuta l'idea di divinità? Pensa ai Maya, agli Arii e quindi alla cultura indiana... la Terra è grande e non siamo mai stati tutti allo stesso livello di civiltà. Magari tanto tempo fa, mentre da una parte del mondo c'erano le scimmie, dall'altra c'erano forme di vita aliena...
-[Me la rido] Allora è partendo dagli alieni, passando per gli Arii della valle dell'Indo, che sei arrivato alla cultura indiana?!
 -No. L'LSD ti ci porta all'India. Ci sarà un motivo se la patria degli hippie è a Goa.
-Che stai per fare qui, vedo un occhio appena sketchato...
-Sì ci farò un terzo occhio. Faccio riferimento alle simbologie dei colori dei chakra, quindi il terzo occhio probabilmente sarà viola. I colori sono 7 come quelli dell'arcobaleno.
-Anche se alcune parti sono molto geometriche, tu fai tutto a mano...
-Sì, sì al massimo uso questo. [righellino da astuccio delle elementari] 
-Che tenerezza!
-Ma solo per il bozzetto, poi ripasso tutto a mano...
-Mi piace quando lavori tono su tono, si crea trama, spessore.
-Infatti voglio ottenere sempre più profondità, utilizzando quante più sfumature possibili dello stesso colore. Devo comprare i pennarelli su graffiti shop, perché dell'uniposca trovi questo di viola, e basta.
-Ha mai pensato alle tempere, agli acrilici?
-No, faccio schifo con i pennelli.
-Perché queste tele le tieni nascoste? 
-Solo perché sono gli ultimi lavori che ho fatto, non ci ho ancora messo i chiodini per appenderli. E comunque poi molti li do via, li regalo, perché dopo un pò non mi piacciono più. Il bello è mentre li fai. Pensa i tibetani che si spaccano la schiena due giorni per fare un mandala, sai quanto dura?
-Un giorno?
-Ma che, fanno la cerimonia per celebrare il mandala e subito prendono lo scopettino e via... processo di creazione e distruzione. Per me non conta tanto l'oggetto finito..
-Conta quanto stavi bene mentre lo creavi.
-Esatto. 

Prima di rimettersi a disegnare, mi accompagna alla porta: Ma guarda, oggi c'è il sole.

7 commenti:

  1. Ma guarda, oggi c'è il sole...la magia del ghetto delle Erbe :)

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  2. =_='' è stato un carnevale moscio un po per tutti...mannaggia..partendo domenica non ti sei persa nulla! dopo sabato sembrava che il carnevale fosse già finito :( e comunque la tua maschera era bellissima!!una delle più belle e originali che ho visto!! ^_^

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